Alla Delegazione di Parte Pubblica dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Prof. Emilio BALLETTI

Dott.ssa Annamaria GRAVINA

Caserta/Napoli, 24 novembre 2017.

Quanto pretestuosamente accaduto nelle riunioni di contrattazione decentrata tenutesi nei giorni 28 settembre e 26 ottobre scorsi, anche in considerazione che, nonostante gli impegni assunti, all’atto della chiusura decembrina del contratto integrativo di Ateneo per l’annualità 2016, sono venuti meno sia un iter molto più solerte che un orientamento ad una maggiore attenzione in termini di risorse economiche, apre uno scenario fortemente pregiudizievole del diritto dei lavoratori dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” ad una corretta e tempestiva esigibilità contrattuale.

 

Ci sembra opportuno ricordare che la UILRUA Unicampania da più di due contrattazioni decentrate sta invocando:

  1. la rivisitazione del modello strutturale/organizzativo della macchina amministrativa per processi, al fine di realizzare una nuova gestione del personale che debba necessariamente partire da una maggiore valorizzazione delle competenze e delle conoscenze, anche attraverso la progettazione di precisi percorsi di sviluppo professionale e di gestione del know-how;
  2. una migliore ed ottimale allocazione e gestione delle risorse umane, anche alla luce di una opportuna descrizione di ruoli e di competenze;
  3. una trasparente e condivisa articolazione del processo, anche in relazione agli obiettivi di miglioramento assegnati dalla dirigenza;
  4. un monitoraggio costante dello sviluppo del processo, anche attraverso l’ausilio di opportuni strumenti informativi;
  5. un mirato ed adeguato investimento, con dedicata appostazione in bilancio, sulla formazione del personale.

Oggi, come UILRUA Unicampania, siamo sempre più convinti che tutto il personale debba vedere il proprio ruolo funzionalmente ed adeguatamente rivalutato e più organicamente collocato nell’impianto generale delle attività proprie di un ateneo con annessa azienda ospedaliera, ma siamo altrettanto consapevoli che, per l’annualità 2017, siamo nuovamente in stallo e con dei fondi certificati abbisognevoli, a nostro giudizio, di rimodulazione: pensiamo a quanto stanziato per le PEO e per la formazione del personale, istituto strettamente correlato sia alle stesse PEO che alla valorizzazione del personale medesimo.

Abbiamo, già in sede di primo incontro, espresso, a premesse date, un complessivo giudizio di sufficiente condivisione dell’impianto, sempre in considerazione della necessità di rendere esigibile il contratto decentrato 2017 quasi in fase ex post.

Riteniamo, però, che, allo stato, esistano le condizioni per rendere applicabili le seguenti modifiche ed integrazioni:

  • Per quanto concerne gli importi relativi alle indennità dei responsabili delle tre aree funzionali dei dipartimenti, fermo restando la necessità di conoscere il criterio e non la discrezionalità da cui far discendere la “forbice” dell’indennità, si propone, fatto salvo il divieto di cumulo delle indennità medesime, nei confronti di quel personale destinatario di più incarichi, l’attribuzione dell’indennità massima prevista all’interno della stessa “forbice”;
  • Va ampliata la declaratoria delle attività considerate “front-office” anche a quelle comunemente definite di sportello ma che per la loro delicatezza ed impegno (un esempio per tutti, placement-stage e tirocini) sono configurabili in maniera equivalente al “front-office” medesimo;
  • Va prevista una indennità (diversa dalla copertura delle spese in anticipazione di vitto ed alloggio) anche per quel personale che, a fronte di una conclamata professionalità, sia chiamato ad esercitare, fuori regione, per motivi d’ufficio, la propria attività;
  • Va riconosciuto, al personale dipendente dell’ Ateneo ed ai loro familiari più diretti (figli e coniuge), un rimborso economico pari al costo delle tasse e dei contributi di immatricolazione ed iscrizione a tutti i corsi di laurea, specializzazioni e master erogati dalla nostra università.

 

Ci appare chiaro, altresì, che alla luce della nuova stagione contrattuale che stiamo iniziando a vivere a livello nazionale, il prossimo CCNL, anche in considerazione di quanto espressamente sancito nel nuovo CCNQ, avrà un impianto proprio con cui ci dovremo confrontare e, pertanto, tutte le altre variazioni che vorremmo in questa sede attenzionare, anche in una prospettiva di dialogo futuro, rischiano di avere perimetri e connotazioni diversi.

Siamo, invece, convinti della percorribilità delle nostre attuali proposte e siamo fiduciosi di trovare la giusta accoglienza e disponibile sensibilità in una Delegazione di Parte Pubblica che ha, fin qui, dimostrato autorevolezza e terzietà nello svolgimento del proprio ruolo e che ha, ora, il compito di rendere fruibile, per l’annualità 2017, il diritto all’esigibilità contrattuale.

In attesa di una prossima, esaustiva convocazione, si porgono cordiali saluti.

 

LA SEGRETARIA GENERALE DI ATENEO UILRUA UNICAMPANIA